Sadhana del Kundalini Yoga

Che cos’è la Sadhana?

La Sadhana del Kundalini Yoga e ‘ la pratica di auto-disciplina che ci permette di esprimere l’infinitoo nel sé. Rappresenta il principale strumento utilizzato per lavorare su se stessi per raggiungere lo scopo della vita.

Prima di affrontare il mondo ogni giorno, è importante adattare il sistema nervoso e entrare in armonia con il nostro più alto sé interiore. Questo è quello che è in grado di fare la Sadhana.

Intesa come attività consapevole, è un momento della giornata volto ad osservare i nostri schemi mentali, i quali ci allontanano dalla consapevolezza più alta, e ad andare oltre questi schemi. Esiste un luogo in noi, il nostro subconscio, dove nel tempo costruiamo delle identità, abitudini che ad oggi influenzano le nostre decisioni. Il kriya della Sadhana è quell’azione completa che lavora, in maniera diagonale, nel subconscio per rimuovere i blocchi che non ci consentono di relazionarci ad un qualcosa.

Possiamo riconoscere che la mente può essere conscia ed  inconscia.  Queste due aree dovrebbero sempre essere in grado di comunicare, anche perché il nostro intuito è figlio della nostra mente inconscia. Come già detto il subconscio è un contenitore dove mettere delle emozioni, sensazioni ed esperienze che nel momento non siamo in grado di processare. Più riempiamo il subconscio di tutto questo più la comunicazione tra la mente conscia e quella inconscia diviene difficile. Bisogna prendersi cura, quindi, di ripulire il subconscio costantemente e di “registrarci” non solo i nostri drammi e paure ma anche esperienze positive.

La Sadhana completa di due ore e mezza per l’Era dell Acquario prevede la lettura di un inno divino e cioè il Japji, il kriya, la meditazione ed il canto di 7 Mantra.

Le ore ideali sono quelle dell’ambrosia, quando i raggi del sole hanno un’inclinazione di 60 gradi rispetto alla Terra.

In quelle ore della giornata è più facile accedere nel subconscio per andare a rompere gli schemi mentali, infatti è più facile entrare in meditazione perché il nostro mondo interno è più silenzioso e meno stimolato dal trambusto che porta con se’ il giorno. Inoltre c’è molto prana, in queste ore, e i ritmi del corpo sono più predisposti a sostenere una depurazione del fisico rispetto ad altre ore della giornata.

Yogi Bhajan:
 “All’ora di sadhana il vostro inconscio è a fior di pelle; a quell’ora siete molto sensibili e molto sensitivi, ma la pratica vi metterà in condizione di approfittarne: invece di esserne lacerati o di dormirci sopra. In quelle ore c’è una vicinanza con il principio e con la fine che addolcisce, e quella dolcezza diviene sostegno”.
L’obiettivo finale è rappresentato dalla realizzazione finale e dalla maestria universale. Si entra, cioè, nello stato di neutralità. Smettiamo di essere attaccati al passato, alle cose concrete e alle speranze in modo tale di fare l’esperienza dell’agire creativamente e liberamente. In questo stadio mente conscia ed inconscia, avendo lo stesso pensiero, si sono fuse tra di loro creando un essere privo di dualità e quindi di conflitto interiore. E’ un individuo libero cioè che decide di vedere ed accettare la realtà per quella che è.

Consigli per la pratica

Per preparare mente e corpo all’esperienza della Sadhana viene consigliato, una volta alzati dal letto, di bere qualche bicchiere d’acqua e fare una doccia fredda. Facendo un massaggio sotto l’acqua ghiacciata prima si dilatano i capillari,  e quando questi si normalizzano, il sangue ritorna agli organi. In questo modo essi vengono irrorati con il loro giusto rifornimento di sangue. Questo processo porta al cambiamento di secrezione ghiandolare, e quando le ghiandole, che sono le guardiane della salute, secernono correttamente, tutta la nevrosi e la rabbia scompaiono donando vigore e giovinezza.

Dopo la doccia indossiamo qualcosa di fresco, pulito, morbido e comodo. Scegliamo abiti di fibre naturali come seta, cotone o lana e di colore bianco evitando gli stessi vestiti con cui siamo andati a dormire. Dobbiamo dare l’input alla nostra mente che stiamo facendo un’attività speciale per la quale ci prepariamo e vestiamo in maniera particolare.

Per la Sadhana scegliamo un’ambiente  che sia accogliente e che infonda una notevole facilità nell’ entrare in meditazione. La stanza dovrebbe essere arieggiata facendo attenzione ad una temperatura moderata. Se possibile, sedersi su una pelle di pecora o coperta di lana, queste isolano il nostro campo elettromagnetico da quello del suolo.

Come già accennato una parte importante della Sadhana è il kriya. Una serie equilibrata di esercizi che lavora sulla respirazione, sul sistema nervoso, sulle ghiandole e sulla flessibilità della colonna vertebrale è ottima per affrontare al meglio la giornata. E’ importante esercitare il corpo per tenere la circolazione cardiaca forte e bilanciata, per rimuovere le tensioni e i blocchi creati dalle emozioni, per riequilibrare le secrezioni ghiandolari così che possano corrispondere allo stato di consapevolezza che vogliamo ottenere.


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